Prevenzione e Cura dell' Osteoporosi
L’osteoporosi è una patologia metabolica che si caratterizzata per una riduzione della resistenza meccanica dell’osso, con aumentato rischio di fratture (fratture patologiche), anche conseguenti a traumi di entità minima o modesta. Tale condizione è secondaria ad un impoverimento strutturale del tessuto osseo sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo (densità minerale ossea), per modificazione della geometria, della microarchitettura e della composizione biomolecolare. La predisposizione alle fratture riguarda ossa quali i corpi vertebrali, il collo del femore, l’estremo prossimale dell’omero, l’estremo distale di radio, ed, in misura minore, le coste ed altre sedi.
Il metodo diagnostico dell' Osteoporosi più diffuso e sensibile per la valutazione della densità minerale ossea è valutazione della mineralometria ossea computerizzata (MOC) secondo tecnica DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry). L’esame, rapido e ben tollerato, comporta l’assorbimento di una minima dose di radiazioni, che consentono una diagnosi consistente del quadro osseo nel momento di esecuzione dell’esame. Secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la diagnosi di osteoporosi si basa sulla valutazione della densitometria ossea raffrontata a quella media di donne adulte sane (picco di massa ossea), comunemente espresso in termini di deviazioni standard (DS) dal picco medio di massa ossea (T-score). Il rischio di frattura inizia ad aumentare in maniera esponenziale con valori densitometrici di T-score minore di 2,5 DS, che rappresenta la soglia per diagnosticare la presenza di osteoporosi.