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Prevenzione e Cura dell' Osteoporosi

L’osteoporosi è una patologia metabolica che si caratterizzata per una riduzione della resistenza meccanica dell’osso, con aumentato rischio di fratture (fratture patologiche), anche conseguenti a traumi di entità minima o modesta. Tale condizione è secondaria ad un impoverimento strutturale del tessuto osseo sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo (densità minerale ossea), per modificazione della geometria, della microarchitettura e della composizione biomolecolare. La predisposizione alle fratture riguarda ossa quali i corpi vertebrali, il collo del femore, l’estremo prossimale dell’omero, l’estremo distale di radio, ed, in misura minore, le coste ed altre sedi.

Il metodo diagnostico dell' Osteoporosi più diffuso e sensibile per la valutazione della densità minerale ossea è valutazione della mineralometria ossea computerizzata (MOC) secondo tecnica DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry). L’esame, rapido e ben tollerato, comporta l’assorbimento di una minima dose di radiazioni, che consentono una diagnosi consistente del quadro osseo nel momento di esecuzione dell’esame. Secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la diagnosi di osteoporosi si basa sulla valutazione della densitometria ossea raffrontata a quella media di donne adulte sane (picco di massa ossea), comunemente espresso in termini di deviazioni standard (DS) dal picco medio di massa ossea (T-score). Il rischio di frattura inizia ad aumentare in maniera esponenziale con valori densitometrici di T-score minore di 2,5 DS, che rappresenta la soglia per diagnosticare la presenza di osteoporosi.

Il presupposto indispensabile per raggiungere l'obiettivo di una corretta prevenzione dei tumori del Colon Retto è quello di realizzare efficaci programmi di diagnosi precoce mediante una corretta, sistematica ed incessante informazione sanitaria.

I tumori del Colon Retto rappresentano il 10% di tutte le neoplasie ed esistono solo in Italia 213.000 nuovi casi annui. Si rende quindi necessario un corretto screening che, come già da anni impostato negli USA, porti ad una riduzione della mortalità grazie ad una diagnosi precoce.

Lo Screening per una corretta prevenzione viene eseguito con la raccolta di un campione di feci per la ricerca del sangue occulto; questo semplice esame può dare importanti indicazioni sia al paziente che al medico. E’ un esame di facile esecuzione, di notevole importanza clinica ed è prescrivibile dal S.S.N.

La positività alla ricerca del sangue occulto impone una attenta valutazione del medico sulla necessità di richiedere accertamenti diagnostici (COLONSCOPIA VIRTUALE) per accertare le cause di eventuali sanguinamenti occulti.

La negatività dell’esame in assenza di sintomatologia intestinale dà ampie garanzie di assenza di patologie neoplastiche. E’ però consigliato dalla Commissione Oncologica Italiana, dal CNR e dalla SIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva) ripetere almeno altre due volte l’esame soprattutto in quei pazienti con familiarità per neoplasie intestinali in quanto una negatività non è indice di certezza.

La ricerca del sangue occulto è anche richiesta in quei pazienti che hanno una sintomatologia caratterizzata da stipsi ostinata, alvo alterno, alvo diarroico, prurito anale, dolori addominali. Si ricorda che la presenza di rettorragia, cioè la visualizzazione di sangue nelle feci, pone l’esecuzione di un esame endoscopico diagnostico (COLONSCOPIA VIRTUALE) anche in presenza di emorroidi evidenti.

Abitudini comportamentali per la prevenzione delle neoplasie del Colon Retto:

  • Ridotto apporto calorico sin dalla prima infanzia.
  • Riduzione o abolizione del fumo.
  • Aumento dell’attività fisica quotidiana. Camminare almeno per 30 minuti al giorno a passo veloce per tre volte a settimana.
  • Dieta alimentare con riduzione di carne e grassi e con aumento di frutta e verdura.
  • Se si assume vino, non assumere più di due bicchieri di vino rosso al giorno.